L'attuale nome della piazza fu scelto dopo che il plebiscito del 21 ottobre 1860 decretò l'annessione del Regno delle due Sicilie al Regno di Sardegna.
Nel 1885 al centro della piazza venne installata una monumentale fontana, elaborata su progetto di Federico Travaglini in occasione dell'inaugurazione del nuovo acquedotto del Serino. Alla cerimonia di attivazione della fontana, avvenuta il 10 maggio, parteciparono re Umberto e la sua consorte Margherita. La fontana, smontata nella prima metà del secolo successivo, ritornò nella piazza cento anni dopo la sua prima installazione, nel 1985, in occasione del centenario dell'inaugurazione dell'acquedotto e anche questa volta fu in seguito smontata.
Nel 1963 un'ordinanza comunale trasformò la piazza in un parcheggio pubblico per far fronte all'incremento incontrollato di autovetture in città. La piazza rimase così deturpata (fra l'altro, oltre al parcheggio vi era anche un'estesa area di stazionamento dei bus del trasporto pubblico a ridosso della carreggiata, ed accolse perfino un ampio cantiere per la realizzazione della Linea Tranviaria Rapida verso la fine degli anni ottanta) fino a quando nel 1994, in occasione del vertice dei G7, la giunta Bassolino le restituì dignità, dapprima sostituendo l'asfalto della carreggiata a ridosso di Palazzo Reale con i più tradizionali basoli, e poi pedonalizzandola in toto.
da Wikipedia