Le strade sono tre e scorrono parallelamente l'una dall'altra attraversando da est a ovest la città, parallelamente rispetto alla costa.
Il termine decumano utilizzato in via ufficiale risulta in realtà un termine improprio in quanto esso caratterizza un sistema di urbanizzazione di epoca romana. Neapolis, invece, venne fondata come colonia greca, dunque ben prima dell'avvento dei romani.
Il sistema stradale antico di Napoli oggi è rimasto sostanzialmente invariato avendo in alcuni punti un livello massimo di corrispondenza rispetto alla struttura originaria, mentre, in altri, un livello più basso per via di modifiche, talune volte radicali, che ha subito col tempo l'antico assetto urbano. Il primo caso è quello di Spaccanapoli che, infatti, se ammirata dalla collina del Vomero, mostra ancora la sua perfetta linearità dal punto iniziale a quello finale del percorso. Il secondo caso, invece, è quello del decumano superiore, corrispondente a via della Sapienza, Pisanelli, dell'Anticaglia e degli Apostoli, il quale vede notevolmente mutato il suo aspetto antico mostrando in più punti stravolgimenti della sua direzione. Tra i cardini che invece hanno subito una più radicale risistemazione in epoche future, va citata l'attuale via Duomo, la cui strada subì un sostanziale ampliamento rispetto alla dimensione originaria a seguito degli interventi di risanamento che hanno interessato la città verso la fine del XIX secolo.
I tre decumani sono: il decumano superiore; il decumano maggiore; il decumano inferiore.
Tutte e tre le vie principali del nucleo antico fanno parte della porzione di centro storico di Napoli protetto dall'Unesco e contengono al loro interno un elevato numero di palazzi nobiliari, chiese monumentali e siti archeologici della città.